I RAGAZZI DELLA VIA PAL
La mia prima volta a teatro è stata un’esperienza bellissima. È stata un’esperienza fantastica! Uno spettacolo ambientato ai giorni nostri, con il testo e la regia di Francesco Rossini e liberamente tratto dal libro di Ferenc Molnar, ambientato alla fine del 1800. Lo spettacolo si è tenuto al teatro Metastasio di Assisi lunedì 16 Aprile. Il palcoscenico eramolto grande e mi è piaciuto come cambiavano il giorno con la notte grazie ad un velo scuro che veniva calato dall’alto. La storia parla di una guerra tra bande di ragazzi che si scontrano per conquistare un terreno dove poter giocare, ma alcuni eventi anche tragici, glielo impediranno ad entrambe. I ragazzi-attori parlavano ma soprattutto cantavano, seguendo una musica suonata da un gruppo musicale composto da quattro strumenti. Oltre ai personaggi principali, troviamo nella rappresentazione anche il coro di voci bianche del Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia. La recitazione è stata convincente e appassionante, fino alla commozione con la morte di Nemecsek. Il pubblico presente in sal ha prestato attenzione allo spettacolo con grande applauso finale. Il messaggio, per me, è che per l’amicizia vale sempre la pena di combattere. Consiglierei a tutti di andarlo a vedere a teatro.
Chiara 4A
La mia prima volta a teatro è stata un’esperienza bellissima. È stata un’esperienza fantastica! Uno spettacolo ambientato ai giorni nostri, con il testo e la regia di Francesco Rossini e liberamente tratto dal libro di Ferenc Molnar, ambientato alla fine del 1800. Lo spettacolo si è tenuto al teatro Metastasio di Assisi lunedì 16 Aprile. Il palcoscenico eramolto grande e mi è piaciuto come cambiavano il giorno con la notte grazie ad un velo scuro che veniva calato dall’alto. La storia parla di una guerra tra bande di ragazzi che si scontrano per conquistare un terreno dove poter giocare, ma alcuni eventi anche tragici, glielo impediranno ad entrambe. I ragazzi-attori parlavano ma soprattutto cantavano, seguendo una musica suonata da un gruppo musicale composto da quattro strumenti. Oltre ai personaggi principali, troviamo nella rappresentazione anche il coro di voci bianche del Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia. La recitazione è stata convincente e appassionante, fino alla commozione con la morte di Nemecsek. Il pubblico presente in sal ha prestato attenzione allo spettacolo con grande applauso finale. Il messaggio, per me, è che per l’amicizia vale sempre la pena di combattere. Consiglierei a tutti di andarlo a vedere a teatro.
Chiara 4A